Memoria (original) — Gaetano Zompini

Scuola Grande dei Carmini - Sala dell'Archivio - Ester sviene prima di Assuero - Gaetano Zompini

This is the original Italian text of the commemorative preface to the 1785 edition of Le Arti che vanno per via nella Città di Venezia by Gaetano Zompini.

I have also made an English translation of this text.

The author of this text is unknown, just as the publisher and printer of the book.


Memoria

Gaetano Zompini nacque In Narvesa, nel Territorio Trivigiano li 29. Settembre 1698; ed inclinando da fanciullo alla Pittura, fu mandato a Venezia nella Scuola del Cavalier Bambini in que’ tempi riputatissimo. Apprese dal suddetto oltre li principj del buon dissegno, anche in gran parte il suo modo di dipingere, ed uscito poi di detta Scuola si diede anche ad imitare la maniera di Sebastian Ricci, allora dal medefimo introdotta ed assai stimata. In tal modo la maniera dello Zompini riuscì d’un misto di questi due Maestri, e con questo stile dipinse nella scuola dello Spirito Santo in Venezia Cristo, che disputa fra Dottori; ed in S. Ubaldo due Tavole d’Altare, e sopra la porta maggiore della Chiesa de’ Frari dipinse a fresco la Concezione di M. V. e li Santi Francesco, ed Antonio. Dipinse parimenti a fresco un Soffitto nella Chiesa de’ Teatini all’Altar maggiore: e due Quadri, che sono le migliori sue opere, vedonsi nella Scuola del Carmine; l’uno rappresentante la Regina Ester dinanzi al Re Assuero; l’altro Rebecca al pozzo. Di tutte queste Opere dello Zompini pubbliche in Venezia fa pure dovuta menzione il fu celebre Sig. Antonio Maria Zanetti, benemerito Custode della Pubblica Libreria di S. Marco, a Carte 474 della dotta e giudiziosa sua opera stampata della Pittura Veneziana. Dipinse anco lo Zompini per commissione della Corte di Spagna le Figure ne’ Quadri del Sig. Joli, rappresentanti l’Anfiteatro di Spagna, con la Caccia dè Torri, e questi poi furono dallo stesso incisi all’acqua forte. Operò pure alcune cose per commissione della Corte di Moscovia, ed alcune sue opere furono mandate in Olanda, dove fu anch’egli chiamato, ma per alcune sue ragioni particolari non volse andarvi. Molte altre sue Opere furono spedite ancora in Inghilterra, ed in particolare alcuni Baccanali. Ritrovasi pure in Gradisca Austriaca tutto il Soffitto della Chiesa de’ Serviti dipinto a fresco dal medesimo. Ma troppo anderebbesi a lungo, volendo descrivere tutte le sue Opere pubbliche, e private: basta il dire, che abbracciò ogni genere di Pittura tanto in grande, che in piccolo, a fresco ed a oglio, ornati e Paesi. Ebbe poi una facilità, sua particolare, nell’inventare, cosichè sul momento inventava qualunque idea le veniva somministrata. Inventò pure e disegnò per il Sig. Zatta stampatore in Venezia buona parte delle Figure per le Edizioni del Dante e del Petrarca da lui stampata . Questo degno Pittore visse però quasi sempre povero, avendo numerosa Famiglia. Conoscendo per altro il di lui merito il fu Sig. Antonio Maria Zanetti, lo tirò appresso di sè, impiegandolo in varj lavori, ed in particolare in varj disegni, e lavorò in gran parte sopra alcuni rami tratti da’ disegni di Gio: Benedetto Castiglione, posseduti dal detto Signore, e che avea già incominciato ad incidere; e per far la raccolta più numerosa, inventò, disegnò, ed incise egli stesso alcuni di detti Rami sul gusto affatto dell’Autore, e toccati con gran spirito. Non avendo poi esso Sig. Zanetti di che ordinargli di più, s’immaginarono di dare alle stampe una Raccolta delle Arti di Venezia, che vanno per via. Si accinse dunque lo Zompini al lavoro, ed inventò, disegnò, ed incise Rami num. 60. rappresentanti l’Arti suddette, e sotto la direzione dello stesso Sig. Zanetti, ed a imitazione poi delle Arti di Bologna similmente inventate ed incise dal celebre Annibale Caracci. A quest’opera fatta all’acqua forte, della quale alcune copie furono anche miniate, aggiunte sotto ogni rame alcuni versi il Dottor Questini Prete di Santa Maria Mater Domini, amico tanto dello Zompini, che del Zanetti. Pochi anni dopo mancò di vita il Sig. Zanetti, il quale però per il merito dello Zompini, gli lasciò una picciola mensuale provisione sua vita durante. Dopo questa disgrazia ne sucesse allo Zompini un’altra peggiore; incominciandosi ad indebolire la vista; coficchè alla fine la perdette affatto, e strascinandosi in tal modo fra le miserie e la vecchiaja, mancò di vivere li 20. Maggio 1778. nell’avanzata età di 76. anni.

Bibliography

Zompini, Gaetano. Le arti che vanno per via nella città di Venezia inventate ed incise da Gaetano Zompini, Aggiuntavi una memoria di detto autore. Venezia, 1785.

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